Continua a salire la tensione tra le fila del Movimento 5 stelle a causa dei grillini dissidenti dopo il voto di ieri sul decreto legislativo per Genova. Il vicepremier e leader Di Maio ha chiamato a sé ministri e capigruppo M5s per valutare le sanzioni contro i senatori ribelli Nugnes e De Falco: si parla di una possibile espulsione per il voto in dissenso avanzato dai due deputati, voto che ha provocato il passo falso del governo, battuto in commissione al Senato sul condono a Ischia contenuto nel decreto. LAula del Senato intanto ha reintrodotto il condono edilizio a Ischia, respingendo lemendamento allarticolo 25, presentato ieri da Forza Italia e approvato in commissione al Senato battendo così la maggioranza. Con la bocciatura, votata durante lesame del decreto Genova e altre emergenze in corso a Palazzo Madama, si torna dunque al testo iniziale dellarticolo, per cui restano il riferimento e lapplicazione della legge sul condono dell85 (la n.47) per le istanze pendenti su immobili danneggiati dal sisma di un anno fa.
Intanto si allarga il gruppo dei senatori “ortodossi” del Movimento 5 Stelle sul decreto Genova. Dopo lapprovazione dellemendamento di FI che ha modificato la norma sul condono di Ischia ieri in Commissione, in Aula hanno deciso di non partecipare al voto che ripristinava il testo uscito dalla Camera sul condono per Ischia 7 senatori dellM5S: oltre Paola Nugnes, non hanno votato anche Bogo Deledda, Ciampolillo, Fattori, Giarrusso, Turco e Vaccaro.
“Porremo rimedio in Parlamento, certo che in Italia cè troppo abusivismo…”, ha detto il vicepremier e ministro dellInterno, Matteo Salvini, intervenendo a Radio Anchio, su Radio Rai 1, commentando il voto di ieri. E in diversi vanno allattacco dei dissidenti. “De Falco aveva detto torna a bordo!. Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa”, dice il sottosegretario M5S Stefano Buffagni. “De Falco – osserva Buffagni – rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco”, conclude.
“Se qualcuno non si trova più bene nel Movimento, cè una regola che abbiamo sempre enunciato in campagna elettorale: fa un passo indietro e va a casa, lasciando il posto a qualcun altro”. Così il ministro Riccardo Fraccaro, interpellato sui senatori dissidenti De Falco e Nugnes. “Coerenza vuole questo, poi decideranno i senatori coinvolti”, aggiunge. Provvedimenti, spiega, “potrebbe prenderli Patuanelli o il collegio dei probiviri M5s. Lo vedremo nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Ora è inutile anticiparlo”.
“Chi ha deciso di anteporre i propri interessi a quelli del Paese dovrebbe tornarsene a casa. Lo squallore della politica del passato era sentire promesse che non venivano mantenute perché qualcuno pensava prima ai propri interessi economici, mediatici, ideologici, privati anteponendoli a quelli del Paese. Siamo stati eletti per dare risposte a questo. Ai genovesi, alle vittime di terremoto, alluvioni e altre emergenze. Per essere compatti e portare a casa il risultato”, dica anche il sottosegretario allInterno Carlo Sibilia (M5S) commenta su Fb il voto degli ortodossi M5S al Dl Genova.
E il senatore De Falco replica: “Non cerco protagonismo, non ho votato con le opposizioni, il 25.10 è il mio emendamento, è uguale”. “Se temo espulsione? Credo proprio di no anche perché nessuno mi ha fatto sapere nulla”.
Ma cè anche chi li difende: “Un sentito GRAZIE ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dellambiente che agli ordini di scuderia”. Lo scrive su Facebook la senatrice M5s, Elena Fattori. “Grazie – aggiunge – anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione. A riveder le stelle”.
Conseguenze? Chiedetelo agli amici del M5S”, ha aggiunto. “Certo che se una ha avuto casa distrutta e attendeva anni una autorizzazione di concessione edilizia, un diritto ce lha. Detto questo in Italia sè costruito troppo e male”, ha aggiunto. Intanto 6 senatori azzurri della Campania si autosospendono dal gruppo azzurro. “Lirresponsabile azione di alcuni senatori di FI in commissione Lavori Pubblici al Senato pone a noi che abbiamo con lealtà e coerenza sostenuto le ragioni dei cittadini di Ischia e della Campania, a partire dallabusivismo per passare alle vicende degli abbattimenti e dei condoni, la necessità di una approfondita riflessione politica”. Così i parlamentari di Forza Italia De Siano, Carbone, Pentangelo, Russo, Sarro e Cesaro che annunciano di autosospendersi dal gruppo di Palazzo Madama.